Un eccessivo aumento di peso durante la gravidanza e i cambiamenti nello stile di vita durante il periodo gravidico ma anche in quello subito successivo al parto contribuiscono probabilmente in modo importante alla difficoltà nel perdere peso per alcune donne fin dalla prima gravidanza in poi.
Dagli anni ’90 sono stati pubblicati studi epidemiologici riguardo il peso delle donne dopo il parto correlato alla gravidanza. E’ stato rilevato che circa il 20% delle donne acquista quei 5 kg in più a 6-18 mesi dopo il parto rispetto a prima della gravidanza (Gunderson E. P., 2000 ).
Rooney e Schauberger hanno studiato centinaia di donne e hanno concluso nel 2002 che il periodo postpartum possa essere il momento ideale per attuare un programma di esercizi e dieta adeguata (che si stia allattando o meno) per prevenire l’aumento di peso o, peggio, l’obesità nelle donne dopo la gravidanza.
Cheril Lovelady, ricercatrice alla Department of Nutrition, University of North Carolina, e Kathryn G. Dewey del Department of Nutrition and Program in International Nutrition, University of California, sono le studiose più prolifiche di pubblicazioni in questo campo. I loro studi su centinaia di donne sono stati di grande aiuto e sono tutt’ora di interesse non solo nell’approccio sui cambiamenti fisici delle donne dopo il parto, ma anche rispetto all’esercizio fisico e al suo impatto sulla composizione del latte.
In buona sostanza gli studiosi fino ad oggi concordano e concludono che:
- Nelle donne che iniziano già nei primi mesi dopo il parto, a partire anche dalle 4 settimane, a fare esercizio fisico aerobico moderato (nuoto e corsa principalmente) hanno una percentuale di grasso corporeo più bassa nonostante la loro dieta preveda significativamente più calorie rispetto alle donne sedentarie.
- La perdita di peso a breve termine (circa 1 kg/settimana) attraverso una combinazione di dieta ed esercizio aerobico appare sicura per le madri che allattano. Sport e dieta sono preferibili alla perdita di peso ottenuta unicamente con la dieta perché quest'ultima riduce anche la massa magra corporea materna, e questo non è l’obiettivo corretto.
- Il latte materno non differisce in volume, energia, proteine, lattosio, composizione lipidica e qualità immunitarie tra le donne che fanno attività fisica e quelle sedentarie. Questi risultati suggeriscono che le donne fisicamente attive possono esercitarsi per lunghi periodi di tempo senza influenzare la qualità del loro allattamento, naturalmente se l’apporto calorico è adeguato rispetto al fabbisogno energetico.
- La crescita dei bambini allattati da donne che fanno sport moderato non subisce differenze e cali.
- Si è osservata una tendenza all’aumento del colesterolo HDL (quello considerato protettivo) nelle donne che praticano attività sportiva subito dopo il parto rispetto alle donne sedentarie.
- Le donne che allattano possono impegnarsi in un regolare esercizio fisico moderato di tipo aerobico per migliorare il loro livello di forma cardiovascolare senza influenzare i componenti immunologici del loro latte, mentre un esercizio intenso con sedute anaerobiche può essere dannoso.
Conclusioni
I risultati degli studi condotti sulle donne nel periodo dopo il parto suggeriscono che lo sport moderato di tipo aerobico migliora la performance fisica, permette di dimagrire senza perdere la massa magra, equilibra i lipidi plasmatici e la risposta insulinica.
Inoltre le donne che allattano devono sapere che l'esercizio moderato non influisce sulle concentrazioni dei componenti del latte materno, nemmeno quelli immunologici, e, cosa molto importante, non influenza negativamente la crescita del bambino.
Importante è comprendere che la sola dieta non consente una perdita di peso adeguata e tanto meno armonica.
Il mio consiglio è quello di iniziare a fare uno sport moderato di tipo aerobico dopo un mesetto dal parto, sempre che non ci siano controindicazioni da parte del ginecologo a causa di problematiche particolari.
Meglio partire da venti minuti fino ad arrivare a un’ora non meno di tre volte alla settimana, monitorando i parametri cardiaci con un cardiofrequenzimetro da polso.
Contemporaneamente le indicazioni di un bravo nutrizionista saranno essenziali perché basate non solo sui propri parametri ma anche rispetto allo sport che iniziate a fare.
BIBLIOGRAFIA UTILE
Dewey KG. Effects of maternal caloric restriction and exercise during lactation. J Nutr. 1998 Feb;128(2 Suppl):386S-389S.
Lovelady CA, Lonnerdal B, Dewey KG. Lactation performance of exercising women. Am J Clin Nutr. 1990 Jul;52(1):103-9.
Lovelady CA, Hunter CP, Geigerman C. Effect of exercise on immunologic factors in breast milk. Pediatrics. 2003 Feb;111(2):E148-52.
Lovelady CA. The impact of energy restriction and exercise in lactating women. Adv Exp Med Biol. 2004;554:115-20.
McCrory MA, Nommsen-Rivers LA, Mole PA, Lonnerdal B, Dewey KG. A randomized trial of the short-term effects of dieting vs dieting with aerobic exercise on lactation performance. Am J Clin Nutr 1999;69:959–967.
Rooney, B. L., Schauberger C. W. Excess Pregnancy Weight Gain And Long-term obesity: one decade later. Obstet.Gynecol. 100:245–252, 2002