EIMD - cos'è, cosa lo provoca e quali sono le soluzioni?
Cos’è l’EIMD
Il danno muscolare indotto dall'esercizio (EIMD, acronimo che deriva dall’inglese e che sta per Exercise-Induced Muscle Damage) è la diretta conseguenza del danno ossidativo provocato da un’intensa o inusuale attività fisica che provoca la rottura delle cellule muscolari.
Questo fenomeno viene individuato per lo più attraverso il dosaggio nel sangue delle sostanze che si liberano dalle cellule danneggiate e vengono poi ritrovate nel circolo sanguigno.
La principale conseguenza dell'EIMD per l'atleta è il dolore muscolare (o DOMS acronimo che deriva dall’inglese e che sta per Delayed Onset Muscle Soreness) e la perdita della performance nei giorni successivi all’esercizio.
Dolore e perdita di performance insorgono in genere 24-48 ore dopo che si è verificato il danno muscolare e sono stati riscontrati in:
- stress da allenamento o gara
- pratica di un esercizio nuovo o sconosciuto
- un aumento del carico o dell'intensità dell'esercizio
- esercizi eccentrici
I sintomi provocati dal danno si presentano sia immediatamente e fino a 14 giorni dopo l'esercizio.
Per evitare l’abuso di antinfiammatori, che inibiscono fasi importanti della guarigione muscolare, la ricerca scientifica si è focalizzata sui numerosi nutrienti e alimenti naturali che hanno un grande potenziale per migliorare gli effetti negativi dell'EIMD, nell’accelerare il recupero dopo esercizio e modulare l’equilibrio tra recupero e adattamento fisiologico.
Ecco perché esistono gli studi sulle piante naturali e la nutraceutica, un’area in rapida crescita della nutrizione sportiva. Ovvero, al di là delle proposte della chimica-farmaceutica, le strategie nutrizionali utilizzano a lungo termine piante terapeutiche perché si è visto che sono in grado di dare benefici alternativi con un forte potenziale sul miglioramento degli problemi creati dal danno muscolare indotto dall’esercizio.
Cosa provoca EIMD: i meccanismi pato-fisiologici
L’EIMD è una condizione caratterizzata da rottura ultrastrutturale transitoria delle miofibrille, a cui segue un aumento del rilascio di derivati delle proteine muscolari ed enzimi nello spazio interstiziale (spazio presente tra le cellule) del muscolo. Enzimi e proteine muscolari passano dallo spazio interstiziale tra le cellule per entrare nella circolazione sanguigna e sono rintracciabili con un dosaggio ematico.
Quindi in buona sostanza cosa succede nel muscolo?
Le miofibrille sono costituite da più sarcomeri. Il sarcomero è quella parte della fibra muscolare che si contrae e si distende durante il lavoro muscolare.
Lo sforzo/strappo meccanico durante l'esercizio provoca l'eccessivo allungamento dei sarcomeri oltre a una sovrapposizione dei filamenti, un vero deragliamento dai binari che fa letteralmente scoppiare i sarcomeri.
Cosa ne consegue?
La rottura della membrana della cellula, l'apertura di una serie di canali/pori attivata dallo stiramento, la degradazione delle proteine contrattili ovvero delle proteine di accoppiamento eccitazione-contrazione, la perdita di materiale cellulare ,la cui parte danneggiata è diventata super-permeabile, che si diffonde prima nel muscolo e poi nel sangue.
Questo porta alla perdita prolungata della forza muscolare.
Ma poi arriva la cavalleria!
La rigenerazione del muscolo scheletrico è un processo altamente organizzato che richiede cellule super-specializzate nella riparazione come le cellule staminali muscolari, fibroblasti e adipociti.
Queste cellule satelliti svolgono un ruolo fondamentale nel recupero dal danno muscolare scheletrico e nel supporto dell'ipertrofia muscolare.
Quindi il muscolo in qualche modo cerca di adattarsi rapidamente al danno strutturale causato dall'esercizio cercando strategie di recupero anche mentre lo sforzo continua.
Però attenzione: l'ulteriore danno da esercizi nei giorni successivi viene - è vero - circoscritto perché una parte della muscolatura non ancora danneggiata continua a funzionare, ma la parte danneggiata, grazie allo stimolo dato dal corpo (attraverso sostanze specifiche come per esempio le interleuchine e altri enzimi) inizia la riparazione del danno che in media necessita dai 7 ai 14 giorni. Due settimane sono tante per un atleta che si allena tutti i giorni!!!
Si è visto che l'EIMD è maggiore e il recupero più lento dopo esercizi di contrazioni isometriche e contrazioni muscolari eccentriche (cioè allungamento forzato) anche a bassa intensità, rispetto a quelle concentriche (cioè accorciamento).
In tutti i casi la perdita di prestazioni è la diretta conseguenza del danno dei muscoli che sono stati reclutati per lo sforzo, dall’aumento del dispendio energetico conseguenza della maggiore domanda metabolica richiesta per lo sforzo muscolare e poi per la necessaria riparazione delle miofibrille.
A tutto ciò segue una diminuzione della forza e della potenza accompagnate da indolenzimento muscolare (DOMS).
Quale le soluzioni? Cosa fare per limitare l’ EIMD
Il rischio di EIMD può essere controllato evitando nuove tecniche di allenamento e aumenti del volume e dell'intensità dell'esercizio entro 14 giorni da una competizione.
Molti trattamenti sono stati testati negli ultimi anni per provare scientificamente se possono aiutare a ripristinare la funzione muscolare riducendo il dolore muscolare dopo l'esercizio. Il raffreddamento muscolare e l'uso di indumenti compressivi non hanno prodotto benefici consistenti secondo i ricercatori.
Buonissimi risultati si sono avuti con l’integrazione per gli atleti di piante e alimenti naturali. Si è accertato che hanno un grande potenziale per migliorare gli effetti negativi dell'EIMD, nell’accelerare il recupero dopo esercizio e modulare l’equilibrio tra recupero e adattamento fisiologico.
Una considerazione chiave importantissima invece è da fare rispetto agli antinfiammatori.
Bibliografia utile:
Redazione Mypersonaltrainer, Miofibrille e Sarcomero.
https://www.my-personaltrainer.it/fisiologia/miofibrille-sarcomero.html
Hody S, Croisier JL, Bury T, Rogister B, Leprince P. Eccentric Muscle Contractions: Risks and Benefits. Front Physiol. 2019 May 3;10:536.
Stožer A, Vodopivc P, Križančić Bombek L. Pathophysiology of exercise-induced muscle damage and its structural, functional, metabolic, and clinical consequences. Physiol Res. 2020 Aug 31;69(4):565-598.